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Giustizia per Attilio…atto quarto

Riportiamo integralmente il resoconto di Maria Romanò, sorella di Attilio, sulla quarta udienza del processo per l’omicidio di suo fratello. Lo facciamo davvero con gratitudine e con affetto. Chi non ha provato sulla propria pelle la perdita di un proprio caro per mano della violenza criminale, non può capirla fino in fondo. Però in questi anni abbiamo imparato a conoscere  bene quanto sia faticosa e dolorosa per i famigliari la ricostruzione, la rielaborazione e la narrazione della loro esperienza, quanto travagliata sia la ricerca paziente e tenace di Verità e Giustizia. Allora grazie, Maria. Di cuore. Questa tua restituzione non è un pezzo di cronaca giudiziaria. E’ una testimonianza di coraggio e di amore. E’ un seme di speranza che non disperderemo.

Caro Simone ti sintetizzo quanto ascoltato nell’ultima udienza sperando di essere chiara. Ti assicuro che per me non è facile descrivere quanto dicono con tanta freddezza e cinismo quasi stessero parlando di oggetti! Per fortuna non siamo mai soli! Ci siete voi e tanti amici che con il loro affetto ci aiutano a trovare la forza di andare avanti! Con me e mamma sono stati anche Alessandra Clemente (figlia di Silvia Ruotolo) e Alfredo Avella (papà di Paolino) che con il loro calore ci hanno reso quei momenti più sopportabili.

Mercoledi 18 maggio si è tenuta la quarta udienza del processo a carico di Mario Buono, Cosimo e Marco Di Lauro per l’ omicidio di Attilio.

L’ udienza ha avuto inizio con la richiesta di una relazione sanitaria per Cosimo Di Lauro detenuto in regime di 41-bis nel carcere dell’ Aquila per le sue preoccupanti condizioni di salute e con l’ annullamento dell’ ordinanza di custodia cautelare per il fratello Marco.

Sono stati ascoltati i collaboratori di giustizia Prestieri Antonio e Pica Antonio affiliati del clan Prestieri ed alleati dei Di Lauro all’epoca dei fatti.

Il primo ad essere interrogato è stato Prestieri il quale ha riferito di un incontro avvenuto tra il 22 ed il 23 Gennaio 2005 con Marco Di Lauro subito dopo l’ arresto di Cosimo avvenuto il 21 gennaio; Marco pare abbia fatto presente il desiderio di distogliere l’ attenzione avuta dal fratello per i numerosi omicidi di quel periodo chiedendo ai Prestieri di provvedere loro ad eliminare qualche scissionista o il nipote di uno di questi che aveva un negozio alle cosiddette “quattro vie”. A tale richiesta i Prestieri fecero orecchie da mercante in quanto non condividevano la linea omicida dei Di Lauro desiderosi di vendetta ad ogni costo e quindi uccidendo anche parenti prossimi o meno degli scissionisti. Il Prestieri riferisce che quando seppe dell’ omicidio capì che a commetterlo erano stati i Di Lauro ma solo in un secondo tempo seppero dell’ errore non conoscendo affatto il nome di Attilio . Inoltre Prestieri riferisce sulle motivazioni della sua collaborazione imputandola al fatto di avere un figlio maschio e di desiderare un futuro diverso per lui e soprattutto fuori dai clan!

La seconda interrogazione è stata per Pica il quale ha confermato la versione del cugino puntualizzando che lui non era presente all’incontro con Marco ma riferiva quanto appreso dal racconto del cugino al suo ritorno.

La prossima udienza è fissata per il 22 giugno.

Un caro abbraccio a voi tutti !

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