Il 22 giugno scorso si è svolta la quinta udienza del processo a carico di Mario Buono, Cosimo e Marco Di Lauro per l’omicidio di Attilio.
Mario Buono, presunto esecutore materiale dell’omicidio, è stato trasferito nel carcere di Rebibbia ed è intervenuto all’udienza in videoconferenza.
La testimonianza del collaboratore di giustizia Maurizio Prestieri ha permesso di ricostruire le dinamiche interne ai clan che hanno portato alla faida scissionisti-Di Lauro: dinamiche connotate da efferatezza, spregiudicatezza ed assenza di regole, che portano all’uccisione di persone completamente estranee ai clan. In questo contesto devono essere inquadrati gli omicidi di Attilio e Gelsomina Verde, anche lei vittima innocente di quest’assurda violenza. Il Prestieri ha anche ricostruito l’ascesa al potere di Cosimo Di Lauro, accecato dalla sua ambizione a tal punto da non avere timore reverenziale neanche del padre Paolo. Rispetto all’omicidio di Attilio, il quadro probatorio a suo carico risulta al momento prevalentemente testimoniale
Scioccante la parte di deposizione in cui il collaboratore di giustizia ha raccontato con “disinvoltura” dei suoi venti omicidi: elementi di una quotidianità atroce, intrisa di violenza e disumanizzazione.
Prossima udienza: 19 ottobre. Noi continueremo a testimoniare.
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