Da “Redattore Sociale” del 25/08/10
Da un’analisi dell’Europol i possibili scenari per il prossimo decennio del coinvolgimento della criminalità nel settore energetico. “Le analisi indicano che alcuni gruppi sono coinvolti nella fornitura di energia verso e all’interno dell’Ue”
Secondo l’Europol, le organizzazioni criminali vedono nel settore energetico la possibilità di investimenti sicuri a lungo termine. Per questo, sia che i prezzi delle risorse siano stabili o meno, sia che gli approvvigionamenti di energia siano o meno sicuri, gli scenari possibili vedono coinvolte le organizzazioni criminali in diverso modo: dalla speculazione e nel riciclaggio del denaro, con l’aumento della infiltrazione delle società per mezzo di investimenti o attraverso il contrabbando. Ma non solo, si ipotizza l’infiltrazione nello smaltimento dei rifiuti (compresi quelle nucleari) e dell’utilizzo di un possibile conflitto geopolitico come copertura per il traffico. Il tutto rischiando di ricevere un consenso sociale come risultato di una mancanza di cooperazione tra Stati membri dell’Ue. Ma tra gli scenari possibili anche quello caratterizzato da una eccessiva regolamentazione, che paradossalmente potrebbe dare maggiori opportunità alla criminalità organizzata di fornire alternative a basso costo.
Le diverse dinamiche analizzate nello studio verranno utilizzate nei processi decisionali strategici dell’Europol, spiegano, ma saranno anche utili alle autorità competenti degli Stati membri. “Questo è stato un esercizio molto utile per individuare il probabile sviluppo futuro di una significativa area di attività della criminalità organizzata che interessa l’Unione europea – ha affermato Rob Wainwright, direttore di Europol -. Agendo come un osservatorio della criminalità organizzata e le minacce terroristiche nell’Unione europea, Europol intende implementare questo approccio innovativo verso l’identificazione di altri minacce simili nel futuro”. Gli scenari presentati nel documento, ci tiene a precisare l’Europol, non sono previsioni per il futuro. “Per i prossimi dieci anni è improbabile che le cose vadano esattamente come descritto negli scenari – si legge nelle conclusioni del documento -. Tuttavia, questo studio ha messo in evidenza una serie di dinamiche differenti con il potenziale di influenzare l’interazione tra criminalità organizzata e il settore dell’energia a tutti i livelli, nonché le risposte dell’applicazione del diritto comunitario”.
0 Comments on “Fonti energetiche. Le mafie le considerano un investimento sicuro”
Leave a Comment